Disegnare un'Olimpiade: la Visual Identity di Parigi 2024
Dal manifesto al logo, dalla grafica alle mascotte
Bentornati lettori e buon inizio settimana!
Spero che la pioggia vi abbia dato tregua quest’oggi.
Iniziamo questa settimana con una novità: le Olimpiadi di Parigi 2024 - sì, nel caso ve ne foste dimenticati quest’anno ci sono le olimpiadi, e sono pure qua vicino - hanno rivelato il manifesto ufficiale dell’evento: un’illustrazione mastodontica e dettagliatissima realizzata dall’artista francese Ugo Gattoni.
Come alcuni di voi già sapranno, le Olimpiadi sono un tema che mi appassiona molto, soprattutto perchè tra un paio d’anni sarà Milano ad ospitarle, e studiare le scelte di design e comunicazione di Parigi 2024 non può che essere propedeutico a comprendere come si progetta l’identità visiva di un’Olimpiade (sperando di non farsi venire il sangue amaro dopo le premesse di Milano-Cortina 2026, ne avevo scritto qualche anno fa in questo articolo).
In questo numero non parleremo solo del manifesto e dell’artista che lo ha realizzato, ma anche del logo, dell’immagine coordinata e della mascotte. Dopo questa full immersion nel mondo della comunicazione visiva sarete super esperti, vedrete, e potrete giocarvi queste pillole di graphic design nelle future conversazioni a tema Olimpiadi.
Iniziamo!
Il poster nel dettaglio
Da Stoccolma 1912 è tradizione che ogni olimpiade presenti il suo manifesto, di solito sono declinazioni del logo o reinterpretazioni grafiche e artistiche del tema dallo stile essenziale e non troppo elaborato (in questo sito trovate tutte le locandine delle Olimpiadi precedenti), ma quello di Parigi ha superato ogni aspettativa e qualsiasi proposta presentata in passato.
I poster di Parigi 2024 sono 2 in formato verticale, uno per le Olimpiadi e uno per le Paralimpiadi, e accostati compongono l’immagine intera: una rappresentazione onirica di una città-stadio, che richiama lo slogan Games wide open (giochi “spalancati”) - e riflette l'ambizione di questa Olimpiade di portare lo sport in città.
Se si fa zoom su porzioni dell’illustrazione ci si rende immediatamente conto della quantità e qualità impressionante dei dettagli. In questi due manifesti, se cercate bene, troverete rappresentati tutti gli sport olimpici e paralimpici, i monumenti di Parigi, i vari simboli della Francia, i diversi luoghi dove si terranno le gare. Immergendosi nell’immagine ci si perde a scoprire l’infinità di piccole scene e storie, un po’ come nei libri di Where is Wally.
"Volevo raccontare la storia di Parigi 2024", ha dichiarato Joachim Roncin, creative director di Parigi 2024, "in modo da avere una visione d'insieme dell'intero progetto: portare lo sport fuori dalle arene sportive". "Volevo che il manifesto raccontasse innumerevoli cose, che fosse pieno di simboli. Ci sono molti piccoli dettagli, sono storie nelle storie", ha aggiunto.
Simboli dei giochi olimpici
Nell’illustrazione sono rappresentati gli anelli olimpici, il logo dei giochi paralimpici, il villaggio di Stoke Mandeville - dove ha avuto luogo la prima paralimpiade, il motto olimpico, le medaglie ecc..
Simboli di Parigi 2024
Compare diverse volte la mascotte - ne parleremo - ed è rappresentato l’arrivo della Fiamma Olimpica a Marsiglia a bordo della Belem, la Marathon Pour Tous, le imbarcazioni per la cerimonia di inaugurazione sulla Senna ecc..
Simboli di Parigi e della Francia
Impossibile non notare la Torre Eiffel, ma da qualche parte c’è anche la Marianne, le Patrouille de France - le frecce tricolori francesi -, la metropolitana di Parigi, la Senna, l’ Arco di Trionfo, ecc..
Gli sport
Dovrebbero esserci tutti, ma in particolare compaiono anche i quattro nuovi sport aggiunti al programma di Parigi 2024: Breaking - che sarebbe la breakdance, Arrampicata sportiva, Skateboard e Surf.
Questo manifesto risulta ancora più rivoluzionario se pensate che è stato realizzato completamente a mano, dal primo tratto di matita fino all’ultimo tocco di colore, senza l'ausilio dell'IA. Ogni personaggio rappresentato è unico nel suo genere!
Gattoni ha impiegato più di 2.000 ore, sei mesi di lavoro, per creare i poster.
Chi è Ugo Gattoni?
Ugo Gattoni è un art director e illustratore francese nato a Parigi nel 1988. È noto in tutto il mondo per il suo stile surreale e incredibilmente accurato, che l’ha portato a collaborare con brand come Hermès, Cartier e Hennessy.
Gattoni lavora prevalentemente con grafite e inchiostro, le sue opere sono un turbinio di minuscoli dettagli intricati e di personaggi onirici immersi in un ambiente gigantesco, quasi apocalittico. Il lavoro che l’ha reso noto ai più è il progetto Bicycle, del 2011, un disegno lungo circa 5 metri “srotolato” per le strade di Londra in occasione delle Olimpiadi del 2012, oggi raccolto in un libro.
Le Olimpiadi Culturali
Ma i francesi non si sono fermati qui. Oltre alla realizzazione di un manifesto così rivoluzionario, hanno deciso di estendere la sfida ad altri sette artisti, che hanno presentato la loro versione dei poster olimpici in occasione dell’Olimpiade culturale, un progetto artistico di Parigi 2024 che esplora il rapporto tra arte e sport.
Fino a settembre 2024 verranno organizzati in tutta la Francia migliaia di eventi e performance artistiche che copriranno un'ampia gamma di discipline, permettendo al pubblico di apprendere i valori comuni condivisi tra sport e arte: l'arte “illumina” lo sport e lo sport ispira gli artisti.
La Visual Identity di Parigi 2024
Il manifesto non è chiaramente l’unico elemento che compone la comunicazione di una Olimpiade: l’identità visiva di un evento - o di un brand - è composta da un insieme di simboli, codici e colori in sintonia tra di loro, presenti in tutti i materiali di comunicazione (dai badge degli atleti agli stendardi dello stadio, dal sito web ai banner televisivi, dai tappeti di accesso alle arene alle divise dei volontari). Ogni cosa deve essere coordinata secondo un preciso e definito codice visuale.
Questa identità è composta prima di tutto dal logo, dalla scelta dei colori, dei caratteri tipografici (in sostanza, dei font), delle immagini e del loro trattamento grafico e fotografico, dalle icone, dai pattern, dai motivi grafici e dalle animazioni che arricchiscono l’esperienza.
Tutti questi elementi vengono inclusi del Brand Identity Manual, un manuale d’uso che contiene le linee guida dell’identità visiva progettata, utile a chiunque voglia creare materiali visivi in modo efficace e coerente. Se siete curiosi qui c’è una versione light del Brand Manual dell’Olimpiade.
Scopriamo quindi insieme gli elementi principali dell’identità visiva di Parigi 2024.
Il Logo
Il logo di Parigi 2024 combina tre simboli distinti: la medaglia d'oro, la fiamma e Marianna, la personificazione della Repubblica francese.
L'utilizzo di un volto femminile per i Giochi Olimpici strizza l’occhio sì alla Rivoluzione francese, ma anche alla parità di genere, soprattutto dal momento che il fondatore dei Giochi moderni, il francese Pierre de Coubertin, ha lottato tutta la vita per impedire la pratica dello sport alle donne. La scelta del volto femminile in questo caso è doppiamente rivoluzionaria.

La tipografia
Ispirato allo spirito geometrico ed eccentrico dell'Art Déco, il carattere tipografico di Parigi 2024 è elegante ma anche spiritoso, contemporaneo ma dalle reminescenze ottocentesche, ed stato progettato in ottica ecologica, in modo che impatti il meno possibile nell’uso dell’inchiostro e sul consumo di energia sui supporti digitali.
Potete scaricarlo e installarlo sul vostro computer qui.
Colori e grafiche
L’approccio che fonde passato e presente prosegue nella scelta dei colori e delle grafiche, ispirati dallo spirito parigino e della cultura francese, sempre con richiami all’art déco. Colorato ma esteticamente gradevole, audace ma minimalista, moderno ma ricco di simboli, il look riflette “l'eleganza francese e lo spirito della nostra edizione dei Giochi.”
Tra le forme campeggia l’arco, una versione geometrica e minimalista dell'Arco di Trionfo, solo con linee essenziali. Flessibile e coerente, apre una serie di registri visivi diversi: epico, gioioso, dinamico, dirompente e poetico.
La forma che contiene tutte le altre è il quadrato, che richiama le pietre del pavè della pavimentazione della città, anche queste simbolo della rivoluzione e del patrimonio storico. Un mix di linee nette e forme grafiche semplici si fondono in un sistema di griglie intercambiabili.
I colori utilizzati sono un mix di verde, viola, blu e rosso, tutti legati da bianco, oro e rosa. Sono vivaci, ma l'intera identità è caratterizzata da una tonalità pastello. "Siamo Parigi, siamo francesi, siamo il Paese della moda e della cultura, quindi non vogliamo che sia un arcobaleno di colori", dice l’art director Matikhine. "I colori sono allegri, invitanti, ottimisti e celebrano la gioia dei Giochi".
Pittogrammi
Come ogni Olimpiade che si rispetti, anche Parigi 2024 ha i suoi pittogrammi, le icone che identificano ciascuno dei 62 sport dei Giochi Olimpici e Paralimpici, un sistema di linguaggio visivo universale, comprensibile per qualsiasi lingua o nazione.
Anche in questo caso Parigi 2024 ha voluto essere rivoluzionaria e abbandonare i pittogrammi tradizionali, preferendo una versione senza “omini”, che ricorda uno stemma o un distintivo.
I simboli sono stati aspramente criticati per essere poco iconici e poco riconoscibili, e per il fatto di non essere dei veri pittogrammi. Il designer francese Geoffrey Dorne ha realizzato una parodia che evidenzia i “lati oscuri” dei Giochi.
La Mascotte
Infine, la mascotte.
Se vi state chiedendo che cosa rappresenti vi consiglio di non sforzarvi troppo, non ci arriverete mai. E no, non è legato all’organo riproduttivo femminile.
Le mascotte dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 si chiamano Phryges e rappresentano il berretto frigio, un copricapo simbolo della Rivoluzione Francese, che troviamo in testa alla Marianne sempre nel famoso quadro de La libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix che vi ho riportato prima.
Di nuovo la rivoluzione, di nuovo la figura femminile, di nuovo la libertà, ma in stile “cute”. Qui sono presentati nei minimi dettagli.
Considerazioni
Ed eccoci alla fine di questo lungo excursus. Mi sono dovuta trattenere dall’esprimere il mio parere grafico e personale, ma fatemi sapere se volete davvero sapere la mia, sarei felice di condividere con voi una breve riflessione.
Piuttosto, voi che ne pensate? Del logo, delle grafiche, delle mascotte? Non vedo l’ora di sapere le vostre impressioni!
Mi potete sempre scrivere via mail o lasciare un commento su Substack.
Grazie per avermi seguita fino a qui e alla prossima puntata!
Si, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu...